Il microbioma intestinale gioca un ruolo cruciale nel nostro benessere mentale, influenzando le emozioni e la salute psicologica. Le ricerche recenti rivelano che la composizione dei batteri intestinali può modificare il nostro stato d'animo e la gestione dello stress. Psicobiotici, come probiotici e fibre alimentari, possono favorire un umore più equilibrato e ridurre lo stress. In questo articolo, esploreremo come il microbioma e l'integrazione di nutrienti specifici possano contribuire a migliorare l'equilibrio emotivo.
I sintomi possono variare da persona a persona ma includono spesso problemi digestivi come stitichezza, diarrea e gonfiore, oltre a sintomi emotivi come ansia, depressione e affaticamento.
Le fibre prebiotiche, come l'inulina, non sono digeribili dall’organismo umano ma servono da nutrimento per i microbioti intestinali “buoni” favoriscono la crescita di batteri intestinali benefici, contribuiscono al miglioramento del benessere psicologico riducendo lo stress e l'ansia e stimolano un ambiente intestinale che supporta l’equilibrio emotivo e può influenzare positivamente l'umore e la salute mentale.
Il tratto gastrointestinale umano è popolato da centinaia di trilioni di microbi, noti collettivamente come microbioma umano. Crescenti evidenze indicano una comunicazione bidirezionale tra il microbiota intestinale e il cervello, denominata asse intestino-cervello, fondamentale per la salute fisica e mentale. [1]
Questa comunicazione avviene tra il sistema nervoso centrale (inclusi l'amigdala, l'ippocampo e la corteccia prefrontale, responsabili dell'elaborazione e regolazione delle emozioni), il sistema nervoso autonomo e quello enterico. [2] L'asse intestino-cervello coinvolge neuroni sensoriali vagali e spinali, che trasmettono stimoli meccanici e chimici, ormoni intestinali rilasciati dalle cellule enteroendocrine, citochine del sistema immunitario gastrointestinale, fattori metabolici legati alla digestione e assorbimento, e messaggeri prodotti dal microbiota intestinale.
Questa connessione consente al cervello di influenzare l'ambiente intestinale e la composizione microbica, mentre il microbiota intestinale può a sua volta influenzare i processi emotivi. Ad esempio, i disturbi psichiatrici caratterizzati da emozioni negative frequenti, come depressione e ansia, sono spesso associati a disfunzioni gastrointestinali [3] e alterazioni del microbioma intestinale [4][5].
Le recenti ricerche suggeriscono che il microbioma intestinale non influisce solo sulla salute fisica, bensì svolge anche un ruolo cruciale nella regolazione delle emozioni e nel benessere mentale. Sebbene siano state stabilite associazioni tra microbioma intestinale e strutture cerebrali legate alla regolazione emotiva [6], i collegamenti tra specifiche popolazioni microbiche e strategie di regolazione delle emozioni rimangono in gran parte inesplorati. Studi pionieristici hanno iniziato a fare luce su questi legami. Ad esempio:
F. bacterium CAG 94 e R. bacterium D16: livelli aumentati di questi batteri sono stati associati a una riduzione delle emozioni positive e a un incremento di emozioni negative;
Anaeromassilibacillus sp. An250, Bifidobacterium faecis, Blautia hydrogenotrophica, Clostridium bolteae CAG 59, Clostridium leptum, Streptococcus parasanguinis: l'abbondanza di queste specie è stata inversamente correlata con emozioni positive e rivalutazione cognitiva, mentre è stata positivamente associata a emozioni negative e strategie di soppressione emotiva; [7]
Streptococcus intestinalis: questa specie è risultata significativamente più abbondante nel microbiota intestinale di pazienti affetti da schizofrenia. [8]
Un altro studio ha evidenziato che pazienti con disturbi psichiatrici condividevano pattern simili di alterazioni del microbioma, tra cui una riduzione di batteri antinfiammatori e un aumento di specie pro-infiammatorie. [9] Inoltre, infezioni intestinali si sono dimostrate predittive per l'insorgenza di disturbi d'ansia. [10]
Un'area di crescente interesse è quella degli psicobiotici, batteri benefici e fibre alimentari solubili che favoriscono la crescita di microbi "buoni" in grado di migliorare il benessere mentale. [11][12] Trattamenti a base di probiotici hanno mostrato miglioramenti nei comportamenti emotivi [13] e un aumento del precursore della serotonina, suggerendo un potenziale effetto antidepressivo. [14] Anche l'assunzione di cibi fermentati contenenti probiotici ha portato a un miglioramento dell'umore e a modifiche dell'attivazione cerebrale legata alle emozioni. [15] In aggiunta, i probiotici hanno ridotto sintomi di ansia sociale e depressione, specialmente in soggetti con livelli elevati di nevroticismo [16], e hanno alleviato pensieri negativi legati alla tristezza in individui sani. [17]
Questi risultati evidenziano come la modulazione del microbioma intestinale, attraverso probiotici o integratori alimentari, possa influenzare significativamente l'umore e il benessere mentale.
I cibi ricchi di psicobiotici sono gli alimenti fermentati come yogurt, kefir, kimchi e crauti, tutti ottime fonti di probiotici. Inoltre, cibi ricchi di fibre come frutta, verdura e cereali integrali nutrono i batteri buoni dell'intestino.
La medicina psicosomatica ha dimostrato che stress ed emozioni possono influenzare significativamente la funzione gastrointestinale. Già nel 1947, Almy e Tulin osservarono che, comunicando falsamente a degli studenti la presenza di un carcinoma, questi mostravano forti contrazioni muscolari e un aumento del flusso sanguigno nel retto. Quando fu rivelata la verità, le reazioni fisiche scomparvero rapidamente, dimostrando come lo stress emotivo possa avere effetti immediati sull'intestino [18].
I segnali che provengono dall'interno del corpo (detti interocettivi) vengono elaborati sia a livello conscio che subconscio, influenzando il modo in cui percepiamo le nostre emozioni e rispondiamo agli stimoli [19]. Questi segnali passano prima attraverso il midollo spinale, il tronco encefalico e il talamo, per poi raggiungere aree cerebrali superiori come l'ipotalamo e la corteccia somatosensoriale, dove contribuiscono non solo alla regolazione delle funzioni corporee, ma anche all'umore e ai processi cognitivi [20][21][22].
Oltre a influenzare l'umore, i segnali provenienti dall'intestino, attraverso il nervo vago, hanno dimostrato di supportare la funzione della memoria nell'ippocampo, sottolineando l'importanza della connessione intestino-cervello per la nostra salute mentale [23]. Questo legame diventa particolarmente evidente nei pazienti affetti da sindrome dell'intestino irritabile (IBS), i quali presentano livelli significativamente più alti di ansia e depressione rispetto a persone sane, suggerendo che alterazioni della funzione intestinale possono avere un impatto profondo sul benessere emotivo [24].
Con l'emergere di prove sui legami tra microbi intestinali ed emozioni, cresce l'interesse verso i fattori che influenzano questa relazione e il possibile ruolo di vitamine e probiotici nel miglioramento del benessere psicologico. [25] La composizione del microbioma intestinale è influenzata principalmente dalla dieta a lungo termine dell'individuo, in particolare dal rapporto tra proteine/grassi saturi e carboidrati/zuccheri semplici, mentre fattori come massa corporea, età e sesso hanno un impatto minore. [26][27][28]
Lo studio SMILES ha dimostrato che una dieta sana, ricca di fibre, cereali integrali e grassi sani, può migliorare significativamente i sintomi della depressione. [29] Oltre a una dieta equilibrata, anche l'integrazione di specifici nutrienti e probiotici può giocare un ruolo importante nel migliorare il benessere psicologico.
I seguenti integratori sono particolarmente utili e possono contribuire a sostenere la salute mentale:
Vitamina B5 (Acido Pantotenico): Essenziale per la biosintesi del coenzima A, che è coinvolto in reazioni metaboliche fondamentali come la sintesi dei fosfolipidi e il metabolismo degli acidi grassi. Un’assunzione moderata di vitamina B5 è associata a una riduzione dei sintomi di ansia, poiché supporta le funzioni metaboliche e la sintesi di neurotrasmettitori che influenzano l’umore. [30][31]
Vitamina D: Contribuisce alla regolazione dell'umore e alla funzione cognitiva. I pazienti con disturbo depressivo maggiore e carenza di vitamina D spesso traggono beneficio dall’integrazione, con una significativa riduzione delle emozioni negative. [32]
Integratori Multivitaminici ricchi di Vitamina B: Contengono vitamine del gruppo B che supportano la funzione cerebrale e la gestione dello stress. L’assunzione quotidiana di un integratore multivitaminico ricco di vitamina B per 16 settimane può portare a una riduzione significativa dello stress, della fatica fisica e dell’ansia. [33]
Probiotici (Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Bifidobacterium bifidum): Batteri benefici che migliorano l'equilibrio del microbioma intestinale. L’integrazione di questi probiotici è associata a una riduzione del peso corporeo, dello stress e dell'ansia, contribuendo a un miglior equilibrio psicologico e fisico. [34]
Inulina: Fibra prebiotica che favorisce la crescita di batteri benefici nel microbioma intestinale. Contribuisce al miglioramento del benessere psicologico e alla riduzione dello stress e dell’ansia, supportando una flora intestinale sana e un migliore equilibrio dell’umore. [34]
In sintesi, mentre una dieta equilibrata rappresenta una base fondamentale per il benessere psicologico, l'integrazione di vitamine e probiotici può offrire un ulteriore supporto per migliorare l'umore e gestire lo stress. La combinazione tra dieta e integrazione si è dimostrata la soluzione migliore per ottenere risultati più completi e duraturi per la salute mentale.
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