L'igiene intima è un aspetto fondamentale della salute e del benessere maschile, ma spesso viene trascurata e sottovalutata. La zona genitale maschile è particolarmente sensibile e suscettibile a infezioni e irritazioni, pertanto richiede un'attenzione particolare.
In questo articolo andremo a conoscere le regole per una corretta igiene maschile, le cause di una cattiva igiene, l'utilizzo di detergenti corretti e l'importanza dell'alimentazione per il microbiota urogenitale.
Per mantenere una corretta igiene intima maschile, la frequenza nella pulizia non basta: è opportuno prestare attenzione a quali prodotti utilizzare e cosa influenza il pH intimo.
Che cos’è esattamente il pH? Il pH è una scala di valori che misura il grado di acidità della pelle.
Mediamente nella zona intima maschile si aggira attorno a 5,5 e, in quanto inferiore a 7, è considerato acido. Il giusto livello di acidità della pelle è essenziale, perché permette di creare una protezione da agenti patogeni quali batteri o sostanze aggressive e di formare la flora batterica naturale cutanea.
Per mantenere la corretta igiene intima e preservare il normale pH intimo è opportuno fare attenzione quotidianamente ad alcune abitudini, in particolare:
La cattiva igiene intima maschile può causare una serie di problemi e sintomi sgradevoli.
I sintomi più comuni della cattiva igiene intima maschile sono: prurito, bruciore, irritazione, arrossamento, cattivo odore e secrezioni anomale. In alcuni casi, possono manifestarsi anche infezioni o infiammazioni.
Tra le infezioni specifiche dell’apparato genitale maschile, le più comuni sono la balanite e la candida.
La balanite è un’infiammazione che colpisce la zona terminale dell'organo genitale maschile. Questa condizione può essere causata da diversi fattori, tra cui la mancanza di igiene intima e l'utilizzo di prodotti detergenti troppo aggressivi. La candida è un'infezione fungina che colpisce la zona genitale sia maschile che femminile. Questo fungo può essere presente naturalmente sulla pelle e nelle mucose dell'organismo, ma può proliferare e causare infezioni in determinate circostanze.
Se si manifestano questi sintomi è opportuno risvolgersi al proprio medico per delle visite di controllo.
L'alimentazione svolge un ruolo importante nella salute e nell'igiene intima maschile e nella composizione del microbioma collegato alle zone intime. Il microbioma è l’insieme della popolazione microbica presente nelle mucose ed è presente non solo nell’intestino, ma anche nelle vie genito-urinarie e influenza direttamente la salute intima di ogni individuo.
La presenza di batteri simbionti come i lattobacilli e bifidobatteri, contribuiscono per esempio a proteggere l’ambiente intimo sia maschile che femminile dalla colonizzazione da parte di potenziali patogeni [1] [2]. Le alterazioni nella composizione batterica dello sperma sono state collegate a una varietà di disturbi, tra cui infertilità, scarsa qualità dello sperma, prostatite e infezione da HIV [3][4].
Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può favorire la salute del microbiota intestinale e di conseguenza anche di quello seminale. Determinati cibi nutrono o alterano l’equilibrio dei microrganismi del microbiota, in particolare:
Integrare dei complementi dietetici prebiotici nella propria dieta per alcune settimane, specialmente se si segue una dieta povera di frutta e verdura o se si soffre di disturbi gastrointestinali, può essere una valida alternativa. Si consiglia, in ogni caso, di consultare sempre il proprio medico nella scelta del giusto prodotto mirato alle proprie esigenze.
Riferimenti bibliografici
[1] Farahani L, Tharakan T, Yap T, Ramsay JW, Jayasena CN, Minhas S., “The semen microbiome and its impact on sperm function and male fertility: A systematic review and meta-analysis”, Andrology, 2021 Jan;(vedi fonte)
[2] Rowe, Melissah et al., “The Reproductive Microbiome: An Emerging Driver of Sexual Selection, Sexual Conflict, Mating Systems, and Reproductive Isolation”, Trends in Ecology & Evolution, 2020;(vedi fonte)
[3] Baka S., “Microbiota of the seminal fluid”, Fertil Steril., 2014 Apr;(vedi fonte)
[4] Kim MS, Jung SI, “The Urinary Tract Microbiome in Male Genitourinary Diseases: Focusing on Benign Prostate Hyperplasia and Lower Urinary Tract Symptoms”, Int Neurourol J., 2021 Mar;(vedi fonte)
[5] Javurek AB, Spollen WG, Johnson SA, Bivens NJ, Bromert KH, Givan SA, Rosenfeld CS., “Consumption of a high-fat diet alters the seminal fluid and gut microbiomes in male mice”, Reprod Fertil Dev., 2017 Aug;(vedi fonte)
[6] Schjenken JE, Moldenhauer LM, Sharkey DJ, Chan HY, Chin PY, Fullston T, McPherson NO, Robertson SA., “High-fat Diet Alters Male Seminal Plasma Composition to Impair Female Immune Adaptation for Pregnancy in Mice”, Endocrinology, 2021 Oct;(vedi fonte)
[7] Kyriakides R, Jones P, Somani BK., “Role of D-Mannose in the Prevention of Recurrent Urinary Tract Infections: Evidence from a Systematic Review of the Literature”, Eur Urol Focus, 2021 Sep;(vedi fonte)
[8] Vidlar, A., Vostalova, J., Ulrichova, J., Student, V., Stejskal, D., Reichenbach, R., “The effectiveness of dried cranberries (Vaccinium macrocarpon) in men with lower urinary tract symptoms”, British Journal of Nutrition, 2010;(vedi fonte)
[9] Fazly Bazzaz, B.S., Darvishi Fork, S., Ahmadi, R. et al., “Deep insights into urinary tract infections and effective natural remedies”, Afr J Urol., 2020.(vedi fonte)
DISCLAIMER
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In particolari condizioni come per esempio la giovane età, la gravidanza, l’allattamento o determinati disturbi o patologie, si consiglia di consultare un medico competente per stabilire al meglio le proprie esigenze alimentari e uso di integratori.