Probiotici e ormoni: come il mibrobiota influenza il metabolismo

Autore mabi 17/03/2025 0 Commenti Articoli,Probiotici, microbiota e intestino,

La scienza sta dimostrando che i probiotici non sono solo alleati della salute digestiva, ma svolgono un ruolo cruciale anche nel metabolismo e nell'equilibrio ormonale. Il microbiota intestinale, definito come l'insieme dei trilioni di microrganismi che popolano il nostro intestino, si configura come un vero e proprio organo endocrino, capace di influenzare la produzione e la regolazione degli ormoni. Questa relazione tra microbiota e sistema endocrino apre nuove prospettive per terapie personalizzate e più accurate che promuovano la salute e l'omeostasi dell'organismo.

I PROBIOTICI INFLUENZANO GLI ORMONI?

Il microbiota intestinale regola la produzione e il metabolismo di molti ormoni, tra cui estrogeni, cortisolo, serotonina e insulina. Un intestino sano aiuta a mantenere l’equilibrio ormonale, riducendo sintomi legati a squilibri come sindrome premestruale, stress e problemi metabolici.

probiotici per equilibrio ormonale

QUALI PROBIOTICI AIUTANO A BILANCIARE GLI ORMONI FEMMINILI?

Alcuni ceppi specifici, come Lactobacillus reuteri e Lactobacillus rhamnosus, favoriscono il metabolismo degli estrogeni e riducono i sintomi di squilibri ormonali, come acne, ciclo irregolare e menopausa. Inoltre, Bifidobacterium longum aiuta a eliminare gli estrogeni in eccesso, riducendo il rischio di dominanza estrogenica.

 

Il microbiota intestinale come organo endocrino 

Il microbiota non solo partecipa alla digestione e all'assorbimento dei nutrienti, ma dialoga strettamente con le ghiandole endocrine, influenzando numerosi processi vitali. Diversi ceppi batterici svolgono un ruolo chiave producendo acidi grassi a catena corta (SCFA) come l’acetato, il propionato e il butirrato. Queste sostanze, oltre a regolare la sensibilità insulinica e la glicemia, intervengono nella gestione del metabolismo lipidico e nella produzione di ormoni energetici. Agendo sulle cellule enteroendocrine, stimolano la secrezione di ormoni come GLP-1, PYY e colecistochinina (CCK), favorendo sazietà, controllo glicemico e motilità intestinale. Alcuni probiotici influenzano anche la produzione di leptina e grelina, ormoni centrali nella regolazione dell'appetito e del bilancio energetico. 

L'interazione tra microbiota e sistema nervoso endocrino si estende anche all'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). In questo sistema, i microrganismi intestinali influenzano la produzione di neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e GABA, sostanze chimiche che regolano lo stress, l'infiammazione e l'umore. In pratica, il microbiota può inviare segnali biochimici che raggiungono il cervello, modulando la risposta allo stress e contribuendo al benessere psicofisico. Questo dialogo avviene attraverso meccanismi complessi, tra cui la produzione di metaboliti e la stimolazione del nervo vago, evidenziando quanto la salute intestinale sia strettamente connessa alla stabilità emotiva e ormonale.

probiotici utili al detox

QUALI PROBIOTICI AIUTANO A BILANCIARE GLI ORMONI MASCHILI?

I migliori probiotici per bilanciare gli ormoni maschili includono Lactobacillus reuteri (sostiene il testosterone), Lactobacillus casei (aiuta a ridurre il cortisolo), Bifidobacterium longum (elimina estrogeni in eccesso), Lactobacillus plantarum (migliora la sensibilità insulinica) e Bacillus coagulans (riduce infiammazione e migliora l'umore). 

 

Probiotici e regolazione ormonale 

I probiotici possono modulare la secrezione di ormoni coinvolti nel metabolismo attraverso meccanismi complessi e interconnessi. Questa modulazione ormonale non solo regola l'omeostasi energetica, ma influisce anche su funzioni cognitive, immunitarie e comportamentali. Ecco alcuni esempi rilevanti e i ceppi batterici coinvolti:

  • Insulina e Glucagone: probiotici come il Lactobacillus casei e il Bifidobacterium lactis sono stati associati a un miglioramento della sensibilità insulinica e a una regolazione più efficiente della glicemia. Questi effetti contribuiscono a ridurre il rischio di insulino-resistenza e diabete di tipo 2, favorendo un metabolismo glucidico equilibrato. [1]
  • Leptina e Grelina: sono ormoni chiave per la regolazione della fame e della sazietà, la loro secrezione può essere modulata da ceppi come Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacterium breve. Questi batteri, agendo sul microbiota intestinale, contribuiscono a ridurre l'appetito e a gestire meglio il peso corporeo, influenzando i segnali al sistema nervoso centrale tramite l'asse intestino-cervello. [2]
  • Ormone stimolante la tiroide (TSH): ceppi come Bifidobacterium bifidum e Lactobacillus plantarum possono supportare la funzione tiroidea ottimizzando l'assorbimento di iodio, ferro e rame e riducendo l'infiammazione intestinale che ostacola la conversione degli ormoni tiroidei (T4 in T3). Studi preliminari suggeriscono che un microbiota equilibrato possa prevenire disfunzioni tiroidee, aprendo nuove prospettive terapeutiche. [3]
  • Cortisolo: il Lactobacillus rhamnosus, il Bifidobacterium lactis, il Lactobacillus plantarum e il Bifidobacterium breve hanno dimostrato di abbassare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, migliorando la gestione dello stress cronico e riducendo i danni metabolici correlati. [4]
  • Ormoni sessuali (estrogeni e testosterone): la flora intestinale gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo degli ormoni sessuali. Batteri come Lacticaseibacillus reuteri, Limosilactobacillus fermentum, Lactiplantibacillus plantarum e Ligilactobacillus salivarius contribuiscono alla regolazione del ciclo enteroepatico degli estrogeni, che può influenzare la salute riproduttiva e il benessere generale. [5]

probiotici ormoni e metabolismo

Detossificazione e probiotici

Il processo di eliminazione delle tossine è essenziale per mantenere l’equilibrio dell’organismo e prevenire l’accumulo di sostanze nocive. Sebbene il fegato sia l'organo principale della detossificazione, l'intestino e il microbiota giocano un ruolo altrettanto cruciale. Un microbiota sano e diversificato aiuta a neutralizzare tossine derivanti dalla dieta, da farmaci, da agenti inquinanti e dal metabolismo endogeno. Ceppi probiotici come Lactobacillus plantarum, Bifidobacterium longum, Akkermansia muciniphila e Faecalibacterium prausnitzii producono enzimi capaci di legare e disattivare tossine alimentari, metaboliti dannosi e sostanze chimiche estranee all'organismo (xenobiotici).

Uno dei meccanismi più importanti attraverso cui i probiotici contribuiscono all’eliminazione delle tossine è la riduzione della permeabilità intestinale. In condizioni di disbiosi, le giunzioni tra le cellule intestinali si allentano, permettendo il passaggio di endotossine come il lipopolisaccaride (LPS) nel circolo sanguigno. Questo fenomeno può innescare una risposta infiammatoria sistemica e sovraccaricare gli organi emuntori come fegato e reni. I probiotici rafforzano la barriera intestinale, ripristinando le giunzioni strette e impedendo la traslocazione di tossine, migliorando l’efficienza dell’organismo nell’eliminazione delle scorie metaboliche.

Diversi studi recenti hanno evidenziato che ceppi come Bifidobacterium breve e Lactobacillus rhamnosus possono sequestrare metalli pesanti come piombo, mercurio e cadmio, limitandone l’assorbimento e favorendone l’escrezione attraverso le feci. Altri ceppi, come Lactobacillus fermentum e Enterococcus faecium, sono in grado di degradare micotossine presenti in alcuni alimenti contaminati. Inoltre, la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) da parte dei batteri benefici contribuisce a mantenere un pH intestinale favorevole, che ostacola la crescita di batteri patogeni e riduce la formazione di sostanze tossiche durante la digestione.

Oltre all’intestino, il microbiota svolge un ruolo indiretto nella detossificazione ormonale. Alcuni batteri intestinali, infatti, partecipano alla regolazione del ciclo enteroepatico degli ormoni steroidei, facilitando l’escrezione degli estrogeni in eccesso e prevenendo il loro riassorbimento, che potrebbe contribuire a squilibri ormonali. In questo modo, i probiotici sostengono non solo la depurazione dell’organismo da sostanze esogene, ma anche il corretto smaltimento dei metaboliti endogeni prodotti dal normale funzionamento metabolico e ormonale.

 

Conclusioni

Il complesso legame tra probiotici, microbiota e sistema endocrino rappresenta una delle aree di ricerca più promettenti per la medicina moderna. Integrare specifici ceppi probiotici nella dieta può favorire la salute intestinale, sostenere l’equilibrio ormonale, migliorare la gestione dello stress e ottimizzare i processi di detossificazione. Tuttavia, per ottenere benefici reali e duraturi, è fondamentale scegliere ceppi specifici e affidarsi a professionisti qualificati, creando strategie personalizzate basate sulle esigenze individuali e sullo stato di salute complessivo.

 

 

Riferimenti bibliografici
[1] Yu-Qing Pan, Qing-Xiang Zheng, Xiu-Min Jiang, Xiao-Qian Chen, Xiao-Yun Zhang, Jing-Ling Wu, “Probiotic Supplements Improve Blood Glucose and Insulin Resistance/Sensitivity among Healthy and GDM Pregnant Women: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials”, Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, 22 September 2021.(vedi fonte)
[2] Oudat, Q.; Okour, A. The Role of Probiotics in Modulating Gut Microbiota and Metabolic Health for Weight Management: A Mini Review. Acta Microbiol. Hell. 2025, 70, 5.(vedi fonte)
[3] Knezevic J, Starchl C, Tmava Berisha A, Amrein K. Thyroid-Gut-Axis: How Does the Microbiota Influence Thyroid Function? Nutrients. 2020 Jun 12;12(6):1769. doi: 10.3390/nu12061769.(vedi fonte)
[4] Merkouris E, Mavroudi T, Miliotas D, Tsiptsios D, Serdari A, Christidi F, Doskas TK, Mueller C, Tsamakis K. Probiotics' Effects in the Treatment of Anxiety and Depression: A Comprehensive Review of 2014-2023 Clinical Trials. Microorganisms. 2024 Feb 19;12(2):411.(vedi fonte)
[5] Tae Ji Yun, YongGyeong Kim, Jae Jung Lee, Jeong-Yong Park, Jun Ho Kim, “Protective effects of probiotics against menopausal symptoms in ovariectomized mice”, Food Bioscience, Volume 61, 2024, 104611, ISSN 2212-4292.(vedi fonte)
[6] Kamada N, Maeda K, Inoue N, Hisamatsu T, Okamoto S, Hong KS, Yamada T, Watanabe N, Tsuchimoto K, Ogata H, Hibi T. Nonpathogenic Escherichia coli strain Nissle 1917 inhibits signal transduction in intestinal epithelial cells. Infect Immun. 2008 Jan;76(1):214-20.(vedi fonte)
[7] Kruis W, Fric P, Pokrotnieks J, Lukás M, Fixa B, Kascák M, Kamm MA, Weismueller J, Beglinger C, Stolte M, Wolff C, Schulze J. Maintaining remission of ulcerative colitis with the probiotic Escherichia coli Nissle 1917 is as effective as with standard mesalazine. Gut. 2004 Nov;53(11):1617-23.(vedi fonte)
[8] Dore MP, Cuccu M, Pes GM, Manca A, Graham DY. Lactobacillus reuteri in the treatment of Helicobacter pylori infection. Intern Emerg Med. 2014 Sep;9(6):649-54.(vedi fonte)
[9] So-Hyun Kang, Yoon-Jeong Park, Hobin Seong, Cheol-Yong Hwang, Chong-Su Kim, Probiotic consumption alleviates atopic dermatitis-related immune responses in association with gut microbial changes: In vitro and mouse model studies, Journal of Functional Foods, Volume 121, 2024.(vedi fonte)
[10] Groeger D, O'Mahony L, Murphy EF, Bourke JF, Dinan TG, Kiely B, Shanahan F, Quigley EM. Bifidobacterium infantis 35624 modulates host inflammatory processes beyond the gut. Gut Microbes. 2013 Jul-Aug;4(4):325-39. (vedi fonte)
[11] Ou Y, Chen S, Ren F, Zhang M, Ge S, Guo H, Zhang H, Zhao L. Lactobacillus casei Strain Shirota Alleviates Constipation in Adults by Increasing the Pipecolinic Acid Level in the Gut. Front Microbiol. 2019 Feb 21;10:324.(vedi fonte)
[12] Jäger R, Purpura M, Farmer S, Cash HA, Keller D. Probiotic Bacillus coagulans GBI-30, 6086 Improves Protein Absorption and Utilization. Probiotics Antimicrob Proteins. 2018 Dec;10(4):611-615.(vedi fonte)

 

 

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