I probiotici non si trovano solo nell’intestino, ma colonizzano tutto il nostro corpo, dalla pelle al cavo orale, fino al sangue e agli organi interni. Questi microrganismi benefici svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio microbiologico dell’organismo e contribuiscono alla salute di vari sistemi corporei. Ma cosa sono esattamente i probiotici? Perché sono così importanti? E soprattutto, come scegliere quello giusto? In questo articolo esploreremo il mondo dei probiotici, evidenziando il loro ruolo globale nella salute e fornendo linee guida per una scelta consapevole.
L'acidità gastrica è maggiore a digiuno (pH più basso), ma la sopravvivenza dei probiotici dipende anche dal tempo di transito nello stomaco. Se assunti prima dei pasti, i probiotici attraversano più rapidamente lo stomaco e arrivano prima nell'intestino, riducendo il tempo di esposizione all'acidità. Se assunti durante i pasti, il cibo può tamponare l'acidità e proteggere alcuni ceppi più sensibili. Pertanto i probiotici in capsule gastroresistenti è meglio assumerli a stomaco vuoto, mentre i probiotici più sensibili è meglio assumerli con i pasti, soprattutto con cibi grassi che li proteggono.
L'assunzione di probiotici durante una terapia antibiotica può aiutare a prevenire alcuni effetti collaterali associati agli antibiotici. È importante assumerli a distanza di almeno 2-3 ore dall'antibiotico per evitare che quest'ultimo elimini i batteri benefici appena ingeriti.
I probiotici sono microrganismi vivi, principalmente batteri e lieviti, che, se assunti in quantità adeguate, conferiscono benefici alla salute dell’ospite. Il loro nome deriva dal greco "pro-bios", ovvero "a favore della vita". Si trovano naturalmente in tutto il corpo umano, colonizzando non solo l’intestino, ma anche la pelle, la bocca, le vie respiratorie, il tratto urinario e persino il sangue. Ogni distretto corporeo ha una sua specifica comunità microbica, che interagisce con l’organismo modulando risposte immunitarie, processi metabolici e meccanismi di protezione contro agenti patogeni.
L’interesse scientifico per i probiotici si è ampliato enormemente negli ultimi anni, con studi che dimostrano il loro ruolo nella regolazione del microbiota cutaneo per il trattamento di patologie come eczema e acne [1], nella salute orale per la prevenzione della carie e delle infezioni gengivali [2], nonché nella modulazione del sistema immunitario [3] e nella prevenzione delle malattie autoimmuni. [4]
I probiotici possono essere assunti attraverso alcuni alimenti fermentati, come yogurt, kefir, kimchi, crauti e miso, oppure tramite specifici integratori mirati per il supporto di differenti distretti corporei.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce i probiotici come "microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguate, apportano benefici alla salute dell’ospite". Per essere efficaci, devono essere resistenti ai succhi gastrici, ai sali biliari e alla digestione enzimatica, per poter raggiungere e colonizzare le diverse aree del corpo dove possono esercitare il loro effetto benefico.
Il microbiota non si limita all’intestino, ma comprende tutti i microrganismi presenti nel corpo umano, formando un ecosistema dinamico che interagisce con le funzioni biologiche. La condizione di equilibrio tra questi microrganismi è chiamata eubiosi, ed è essenziale per garantire il corretto funzionamento di vari sistemi, tra cui il digestivo, il respiratorio, l’immunitario, il tegumentario (pelle e mucose), il cardiovascolare e persino il sistema nervoso.
Quando questo equilibrio viene alterato, si verifica la disbiosi, uno stato di squilibrio microbico che può influenzare molteplici aspetti della salute. Le sue conseguenze spaziano da disturbi digestivi e metabolici a patologie infiammatorie croniche, neurodegenerative e autoimmuni. Sempre più ricerche stanno evidenziando il legame tra disbiosi e condizioni quali ansia, depressione, malattie cardiovascolari e persino invecchiamento accelerato.
Diversi fattori possono compromettere la stabilità del microbiota corporeo:
Il ripristino dell’eubiosi è fondamentale per mantenere una buona salute generale. In questo contesto, i probiotici assumono un ruolo cruciale nel supportare il microbiota non solo intestinale, ma anche quello presente in altri distretti corporei, promuovendo un equilibrio microbico ottimale.
I probiotici sono generalmente sicuri per la maggior parte delle persone. Tuttavia, individui con sistemi immunitari compromessi o condizioni di salute particolari dovrebbero consultare un medico prima di assumerli.
I probiotici offrono numerosi benefici, contribuendo a migliorare la salute in modo profondo e diversificato. Tra i loro effetti più rilevanti troviamo:
I fermenti lattici sono batteri che producono acido lattico dalla fermentazione del lattosio. Non tutti i fermenti lattici sono probiotici. I probiotici, invece, sono microrganismi vivi che, se assunti in quantità adeguata, riequilibrano la flora intestinale e migliorano la digestione. Tutti i probiotici possono essere fermenti lattici, ma non tutti i fermenti lattici sono probiotici.
I prebiotici sono composti non digeribili presenti negli alimenti, che fungono da nutrimento per i batteri benefici del microbiota. A differenza dei probiotici, che introducono nuovi microrganismi nell’organismo, i prebiotici forniscono il substrato necessario affinché i batteri già presenti possano proliferare e svolgere al meglio le loro funzioni. Queste sostanze favoriscono la crescita e l’attività dei microrganismi utili, migliorando così l’equilibrio del microbiota intestinale e sostenendo il benessere generale.
Le fibre solubili, come l'inulina, i frutto-oligosaccaridi (FOS) e i galatto-oligosaccaridi (GOS), sono tra i prebiotici più noti, presenti in alimenti come cipolla, aglio, porri, asparagi, banane, topinambur e radici di cicoria. Anche l’amido resistente, presente in cereali integrali e legumi, e i polifenoli di frutta e verdura hanno proprietà prebiotiche, promuovendo la diversità e la stabilità del microbiota.
L’assunzione regolare di prebiotici ottimizza l’assorbimento dei nutrienti, riduce l’infiammazione intestinale e migliora la funzione digestiva. Inoltre, il loro impatto si estende oltre il tratto intestinale, influenzando positivamente il metabolismo, la regolazione degli zuccheri nel sangue e il funzionamento del sistema immunitario.
La combinazione di prebiotici e probiotici, nota come simbiotici, amplifica i benefici per la salute, promuovendo un ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri amici e migliorando la capacità del microbiota di resistere a stress e squilibri.
Il microbiota umano è composto da due componenti principali: una parte ereditata dalla madre e una acquisita successivamente dall’ambiente. Alla nascita, il neonato eredita una prima colonizzazione microbica attraverso il canale del parto e il contatto con la pelle materna. Il microbiota trasmesso in questa fase gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema immunitario e nella maturazione dell’intestino.
Tuttavia, il microbiota continua a evolversi e a diversificarsi nei primi anni di vita attraverso l’esposizione a diversi ambienti, il contatto con altre persone, l’alimentazione e lo stile di vita. L’allattamento al seno favorisce la crescita di bifidobatteri e lactobacilli, mentre la dieta solida introduce nuove popolazioni microbiche. Anche fattori come il tipo di parto (naturale o cesareo), l’uso di antibiotici e le interazioni sociali influenzano la composizione del microbiota acquisito.
Questa distinzione tra microbiota ereditato e acquisito ha implicazioni importanti per la salute. Alterazioni nella trasmissione microbica materna possono predisporre a disbiosi, mentre l’ambiente e lo stile di vita giocano un ruolo cruciale nel mantenere un equilibrio microbico ottimale nel corso della vita.
L’equilibrio del microbiota è un elemento chiave per il benessere generale. Integrare nella propria alimentazione prebiotici e probiotici favorisce un ambiente microbico sano, migliorando la digestione, l’immunità e la regolazione metabolica. Uno stile di vita sano, basato su una dieta equilibrata, la riduzione dello stress e il riposo adeguato, è essenziale per preservare la diversità e la stabilità del microbiota e, di conseguenza, della propria salute.
Riferimenti bibliografici
[1] Gao T, Wang X, Li Y, Ren F. The Role of Probiotics in Skin Health and Related Gut-Skin Axis: A Review. Nutrients. 2023 Jul 13;15(14):3123.(vedi fonte)
[2] Inchingolo F, Inchingolo AM, Malcangi G, De Leonardis N, Sardano R, Pezzolla C, de Ruvo E, Di Venere D, Palermo A, Inchingolo AD, Corriero A, Dipalma G. The Benefits of Probiotics on Oral Health: Systematic Review of the Literature. Pharmaceuticals (Basel). 2023 Sep 16;16(9):1313.(vedi fonte)
[3] Behnam Hashemi, Maryam Abdollahi, Sanaz Abbaspour-Aghdam, Ali Hazrati, Kosar Malekpour, Shahla meshgi, Hossein Samadi Kafil, Farhood ghazi, Mehdi Yousefi, Leila Roshangar, Majid Ahmadi, “The effect of probiotics on immune responses and their therapeutic application: A new treatment option for multiple sclerosis”, Biomedicine & Pharmacotherapy, Volume 159, 2023.(vedi fonte)
[4] Zeng, L., Yang, K., He, Q. et al. Efficacy and safety of gut microbiota-based therapies in autoimmune and rheumatic diseases: a systematic review and meta-analysis of 80 randomized controlled trials. BMC Med 22, 110 (2024).(vedi fonte)
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