Il microbiota intestinale e il sistema immunitario sono profondamente connessi e cooperano in adattamento reciproco, a vantaggio dell’intero organismo.
L’intestino, infatti, ospita oltre centomila miliardi di microrganismi che difendono il corpo umano, e produce il 60-70% delle cellule immunitarie.
Il fatto che il nostro organismo riconosca in modo intelligente batteri “buoni” con cui collaborare, da quelli “cattivi” da debellare, può far immaginare l’affascinante complessità del sistema. L’intestino, con i suoi 300 metri quadrati, contiene il triplo delle cellule immunitarie presenti in importanti componenti immunitari come i linfonodi o il midollo osseo.
Alla luce di questa profonda simbiosi tra microbiota intestinale e sistema immunitario, quanto è importante un intestino equilibrato e cosa influenza il suo benessere?
Il microbioma intestinale è l’insieme di comunità microbiche che vive nell’apparato digerente, quindi dalla bocca fino all’orifizio anale. Si fa riferimento a virus, batteri, miceti e protozoi. Più precisamente, i luoghi più popolati dal microbiota sono il colon e l’intestino tenue, e non è di certo un caso. Il motivo per cui questi batteri convivono nell’uomo, infatti, è perché questo risulta un efficiente “fornitore” di energia e cibo, presenti specialmente nell’intestino. Per questo il microbiota intestinale vive in “simbiosi” con l’essere umano, cioè instaurando una relazione intima e costante nel tempo, dalla quale anche l’ospite trae benefici.
I batteri del microbiota intestinale infatti contribuiscono a:
La ricercatrice Stephanie Ganal-Vonarburg, dell’università di Berna, ha condotto uno studio [6] che dimostra il profondo legame tra sistema immunitario e microbiota intestinale. Con il suo team ha analizzato che la produzione di alcuni anticorpi viene stimolata dai batteri intestinali poco prima che si verifichi un’infezione. Questo perché la risposta immunitaria è modellata dalla composizione del microbiota intestinale che prepara i tessuti dell’organismo a difendersi.
La cosa strabiliante è che lo fa ancor prima che questo venga infettato ed è sufficiente solo che il microbo sia entrato nel flusso sanguigno. Questa ricerca permette di comprendere quanto la salute intestinale sia importante per la prevenzione di determinate malattie.
Un’alterazione del microbiota intestinale può portare ad una condizione di disbiosi, cioè una condizione di disequilibrio. Questa condizione si differenzia da uno stato ideale di benessere chiamato eubiosi. La disbiosi intestinale può portare a una risposta infiammatoria che, se cronicizzata nel tempo, è potenziale causa di diverse patologie.
Si possono individuare, come cause possibili di disbiosi intestinale:
I sintomi di una alterazione del microbiota intestinale non sono semplici da individuare, poiché non si collegano solo a disturbi dell’intestino. A volte i segnali sono poco chiari e non sempre tipici.
Esistono esami diagnostici che permettono una analisi del microbiota in laboratorio in cui vengono identificati alcuni (non tutti) i ceppi batterici presenti. L’unica cosa osservabile, però, è la presenza di patogeni, non l’equilibrio della flora batterica.
I sintomi più diffusi sono:
La condizione del microbiota intestinale cambia ogni giorno in base a diversi fattori che ne modificano lo stato di salute. La varietà, la quantità, la qualità e la prevalenza di alcune specie di batteri su altre sono fattori influenzati da:
L’origine del microbiota intestinale ha inizio al momento della nascita, per poi svilupparsi con l’allattamento al seno [9]. Durante il parto, infatti, il neonato viene esposto ai primi microrganismi presenti nel canale vaginale della madre. Numerose ricerche sottolineano come i bambini partoriti con taglio cesareo possiedono un’alterazione del microbiota intestinale rispetto a coloro che sono nati con parto naturale.
Anche l’allattamento risulta un importante fonte di batteri probiotici per il neonato, presenti sul seno materno ma anche nel latte stesso.
Questo frangente sarà determinante per stabilire la predominanza di un ceppo batterico rispetto ad un altro per i primi anni di vita e non solo.
Il benessere del microbiota intestinale, e dunque anche del sistema immunitario di un organismo, dipende in primis dal fondamentale ruolo dell’alimentazione [10]. Intervenire sul tipo di abitudini alimentari di una persona con una analisi di disbiosi intestinale è il metodo più semplice ed efficace. Un’alimentazione squilibrata può alterare l’equilibrio batterico o essere la causa di un microbiota qualitativamente e quantitativamente povero. Basti pensare che la dieta modifica ogni giorno il 60% della sua composizione, mentre il restante 40% rimane più o meno stabile.
In linea di massima, una alimentazione a favore di un microbiota intestinale sano deve contenere:
Altri 3 suggerimenti che si possono adottare nel quotidiano per mantenere il microbiota intestinale in salute sono:
Infine, è importante sottolineare quanto sia importante che queste indicazioni vengano incluse nella routine quotidiana e siano mantenute nel tempo per ottenere concreti benefici.
Riferimenti bibliografici
[1] Fondazione Merck Serono – Probiotici e altri interventi sul microbiota (vedi fonte)
[2] Great Italian Food Trade – Microbiota intestinale e sistema immunitario, correlazioni e buoni propositi (vedi fonte)
[3] ISSalute – Flora intestinale, microbiota e microbioma (vedi fonte)
[4] Fondazione Merck Serono – Microbiota e sistema immunitario (vedi fonte)
[5] Purchiaroni F, Tortora A, Gabrielli M, Bertucci F, Gigante G, Ianiro G, Ojetti V, Scarpellini E, Gasbarrini A., “The role of intestinal microbiota and the immune system”, European Review Medical Pharmacological Sciences, 2013 Feb (vedi fonte)
[6] Li, H., Limenitakis, J.P., Greiff, V., “Mucosal or systemic microbiota exposures shape the B cell repertoire”, Nature, 19 Feb 2019 (vedi fonte)
[7] Belizário JE, Faintuch J., "Microbiome and Gut Dysbiosis", Exp Suppl. 2018 (vedi fonte)
[8] Singh RK, Chang HW, Yan D, Lee KM, Ucmak D, Wong K, Abrouk M, Farahnik B, Nakamura M, Zhu TH, Bhutani T, Liao W., “Influence of diet on the gut microbiome and implications for human health”, J Transl Med., 2017 Apr 8 (vedi fonte)
[9] Leónides Fernández, Susana Langa, Virginia Martín, Antonio Maldonado, Esther Jiménez, Rocío Martín, Juan M. Rodríguez, “The human milk microbiota: Origin and potential roles in health and disease”, Pharmacological Research, 2013 Mar (vedi fonte)
[10] Brown K, DeCoffe D, Molcan E, Gibson DL., “Diet-induced dysbiosis of the intestinal microbiota and the effects on immunity and disease”, Nutrients, 2012 Aug (vedi fonte)
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